General Assembly NODES: numeri confortanti dopo 9 mesi di progetto
Il 10 luglio si è tenuta a Torino l'Assemblea Generale dell'Ecosistema dell'innovazione.
Lunedì 10 luglio a Torino è stata una giornata molto calda per l’Ecosistema NODES.
Vuoi per il sole che picchiava sulla Cavallerizza Reale. Ma soprattutto perché lì, nell’Aula Magna dell’Università, si è tenuta l’Assemblea Generale dell’Ecosistema dell'innovazione.
Un momento importante di confronto e allineamento per il ricco gruppo di lavoro costituito dalle delegazioni di tutti i 24 partner coinvolti: gli atenei, i poli d'innovazione, i centri di ricerca, gli incubatori, i competence center e acceleratori.
Cristina Prandi - Vice Rettore dell'Università di Torino - ha fatto gli onori di casa salutando le oltre 120 persone presenti - "Grazie a questo progetto, per la prima volta gli atenei sono responsabilizzati ad erogare fondi ai privati: una nuova modalità di relazione per le strutture pubbliche della ricerca che esige la piena correttezza nell’uso delle risorse".
Nell'arco della giornata, Chiara Ferroni, Direttore Generale di HUB NODES, ha portato avanti i lavori dell’assemblea ribadendo gli importanti risultati raggiunti e le strategie condotte dall’Ecosistema per cogliere le opportunità messe in campo dai fondi MUR - PNRR in materia di innovazione, ricerca e trasformazione tecnologica per il territorio del Nord-Ovest e il Sud d’Italia.
Dopo nove mesi di attività, i numeri iniziano ad avere una fisionomia importante per comprendere l'impatto del progetto NODES - Nord Ovest Digitale E Sostenibile, avviato a ottobre 2022 e che si concluderà a fine settembre 2025.
In primis il capitale umano coinvolto: 543 ricercatori e professionisti dell’innovazione a cui si sono aggiunte nel frattempo 161 nuove assunzioni, di cui oltre la metà donne e più di due terzi giovani sotto i 36 anni. E poi gli oltre 140 stakeholder istituzionali con cui dialoga ogni giorno l'Ecosistema per garantire l'efficacia degli sforzi pianificati.
I fondi attualmente spesi ammontano a 8,7 milioni di euro, circa l'8% del valore complessivo del progetto da 110 milioni di euro, e i finanziamenti impegnati a:
35,5 milioni di euro per i bandi a cascata a favore delle imprese,
12,3 milioni di euro per le nuove assunzioni,
5,8 milioni di euro per favorire nuove imprenditorialità,
2,0 milioni di euro per finanziare i Dottorati Industriali.
Sono state inoltre avviate collaborazioni con il Mezzogiorno per oltre 6,4 milioni di euro.
Con l'aiuto di Raffaella Di Nardo, Research and innovation manager per HUB NODES, si sono quindi tracciati i risultati raggiunti dai bandi emanati dall'Ecosistema: ottimo successo dei finanziamenti per le imprese (Linea A e Linea B) con ben 276 domande pervenute e un valore complessivo di contributi richiesti per 46,9 milioni di euro. Anche i PoC accademici segnano risultati positivi: 85 proposte ricevute per una richiesta complessiva pari a 8,5 milioni di euro. Così come i PhD Industriali che hanno ricevuto 29 candidature di cui già 18 finanziate.
Successivamente è toccato ai 7 Spoke analizzare le azioni condotte nello specifico. Per raggiungere gli obiettivi prefissati a livello operativo, NODES ha infatti identificato 5 macro-attività (Booster): engagement e networking, ricerca, sviluppo delle competenze, innovazione e accelerazione.
Sono così stati riportati i risultati raggiunti dagli Spoke nei rispettivi ambiti tematici per le attività di disseminazione prodotte, i progetti bandiera attivati per la ricerca (15 progetti in tutto), gli articoli scientifici pubblicati e i prossimi obiettivi da traguardare.
Si sono alternati sul palco, interrotti da una veloce pausa pranzo:
Paolo Guglielmi di Politecnico di Torino, Spoke 1 - Aerospazio e mobilità sostenibile;
Cristina Prandi di Università di Torino, Spoke 2 - Green technologies e industria sostenibile;
Piercarlo Rossi per l'Università dell'Insubria, Spoke 3 - Industria del turismo e cultura;
Marco Alderighi di Università della Valle D'Aosta, Spoke 4 - Montagna digitale e sostenibile;
Marco Invernizzi di Università del Piemonte Orientale, Spoke 5 - Industria della salute e Silver Economy;
Hermes Giberti di Università di Pavia, Spoke 6 - Agroindustria primaria;
Luisa Torri di Università di Scienze Gastronomiche, Spoke 7 - Agroindustria secondaria.
Alle 16.30 ormai tutti i risultati erano stati snocciolati con una certa soddisfazione.
In chiusura, Chiara Ferroni ha ricordato a tutti come il lavoro da fare risulti ancora molto: "Obiettivamente i primi traguardi raggiunti sono confortanti. I tempi di realizzazione sono stati complessivamente rispettati grazie ad un ecosistema che può vantare un ambiente collaborativo, improntato allo scambio e alla risoluzione delle criticità in tempi piuttosto ridotti, sfruttando anche l'uso di strumenti e metodi consolidati a livello operativo e amministrativo".