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5. Industria della salute e silver economy
Nanovescicole associate alla matrice: eroi in miniatura contro l'infiammazione cronica
L'infiammazione cronica è una risposta immunitaria persistente comune in svariate patologie degenerative e che può favorire la cronicizzazione patologica. La ricerca è costantemente a caccia di soluzioni in grado di modulare questo processo infiammatorio.  In questo contesto, l'immunomodulazione, ovvero la capacità di istruire le cellule immunitarie a passare da uno stato infiammatorio ad uno rigenerativo favorendo, quindi la risoluzione della patologia, rappresenta un'interessante soluzione.  In medicina rigenerativa per ottenere questo effetto ci si può avvalere di diverse strategie, tra cui sfruttare il potenziale rigenerativo intrinseco di materiali biologici innovativi: le nanovescicole associate alla matrice extracellulare. Queste minuscolo strutture, dalle dimensioni tra i 50 e i 400 nanometri, vengono secrete dalle cellule di diversi tessuti e rilasciate nella matrice extracellulare, e a questa si ancorano saldamente. La loro presenza è stata individuata nella matrice extracellulare di diversi tessuti, come derma, cuore e sottomucosa intrstinale.   
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5. Industria della salute e silver economy
Calcolare la qualità della camminata per prevenire le cadute
Nella rivista scientifica Sensor è stato recentemente pubblicato dai ricercatori di ''TINCARE'' (research module 3) di NODES un articolo in cui si è visto come il calcolo dell'entropia sul cammino di persone anziane affette da problemi cronici e/o dal morbo di Parkinson sia un valido indice della qualità del cammino stesso.  L'entropia può essere applicata alla misurazione della qualità della camminata a fini diagnostici e di prevenzione.     Da Giugno 2022 a Giugno 2023 circa 70 persone anziane hanno indossato giornalmente un braccialetto elettronico in grado di monitorarne i movimenti.  Questi dati avevano una frequenza di 25 campioni al secondo, questo si traduce in una raccolta dati che, per ogni singolo anziano, ha comportato il memorizzare più di 2 milioni di dati al giorno poi trasferiti in un sistema Cloud il quale, sfruttando i più moderni algoritmi di intelligenza artificiale, hanno fatto si che si potesse calcolare il ''grado di disordine'' della camminata di una persona.    Nell'anno di osservazione si è potuto quindi constatare chi avesse avuto dei miglioramenti e chi dei peggioramenti nella qualità del cammino. Questo valore, nelle prossime sperimentazioni e ricerche, verrà sfruttato per cercare di prevenire le cadute, in quanto un degrado della qualità del cammino può essere un primo sintomo di un futuro episodio di caduta.    Massimo Canonico, Francesco Desimoni, Alberto Dal Molin, et al. https://doi.org/10.3390/s23187743  
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5. Industria della salute e silver economy
I ricercatori del progetto NODES incontrano la popolazione di Novara per sensibilizzare sul tema della prevenzione delle cadute: consigli e nuovi orizzonti tecnologici
Nel tentativo di aumentare la consapevolezza e promuovere la prevenzione delle cadute, i ricercatori dell'Università del Piemonte Orientale e del Politecnico di Torino, nell'ambito del  flagship project ''TINCARE'' (research module 3) di NODES, del progetto Aging e in collaborazione con il Comune di Novara, hanno organizzato il 30 ottobre 2023 presso il Teatro Sant'Andrea di Pernate (NO) un pomeriggio di sensibilizzazione sul tema della prevenzione delle cadute aperto a tutti.    Le cadute rappresentano un serio problema di salute pubblica, con effetti devastanti sulla qualità della vita delle persone coinvolte. Prevenire le cadute è fondamentale per mantenere la salute e l'indipendenza, soprattutto tra gli anziani.    Nel corso dell'evento i Prof. Bellan, Prof. Dal Molin, Dott.ssa Visconti e Dott. Vairo del Dipartimento di Medicina Traslazionale (DIMET) di UPO hanno descritto e analizzato il fenomeno della caduta partendo dalle cause che portano l'anziano a cadere fino alle conseguenze sulla propria salute. Al fine di massimizzare la prevenzione, sono stati distribuiti dei decaloghi contenenti raccomandazioni e suggerimenti, quali ad esempio rimuovere i tappeti da casa, rimanere seduti quando ci si veste, fare attenzione ai fili elettrici e ai giocattoli dei nipotini sul pavimento.  Verso la fine dell'evento il dott. Marco Caruso del Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni (DET) del Politecnico di Torino ha illustrato la ricerca portata avanti all'interno del progetto NODES e ha presentato il sistema indossabile con il quale si vorrà monitorare la mobilità dei partecipanti allo studio. L'obiettivo finale è quello di monitorare nella vita di tutti i giorni quei parametri di mobilità più legati al rischio di caduta. Il sistema è stato fatto indossare ad un volontario per meglio illustrarne il funzionamento alla platea.    La prevenzione delle cadute è una sfida importante, ma con la consapevolezza della comunità e l'aiuto della tecnologia sarà possibile ridurre notevolmente l'incidenza di questo grave problema di salute.     
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Utilità dell'impedenziometria toracica nel follow-up della fibrosi polmonare idiopatica
La fibrosi polmonare idiopatica (IPF) una malattia che si caratterizza per la progressiva cicatrizzazione del tessuto polmonare, che causa una compromissione della capacità dei polmoni di svolgere la loro attività fisiologica, cioè trasferire l'ossigeno dall'aria ambiente al sangue e l'anidride carbonica dal sangue all'aria.  Colpisce preferenzialmente maschi tra i 50 e i 70 anni e, purtroppo, ha una prognosi sfavorevole, con una sopravvivenza media dalla di circa 3-5 anni.    In un recente lavoro1 pubblicato dai ricercatori del Research Module 4 del flagship project TINCARE, si è testato per la prima volta la capacità di un sistema di monitoraggio non invasivo (ReDSTM- Remote Dielectric Sensing), di stimare il grado di fibrosi polmonare in pazienti affetti da IPF. Questa apparecchiatura permette, attraverso il posizionamento di un sensore sulla spalla del paziente, di misurare il contenuto di acqua del tessuto polmonare ed è già stato validato in passato in pazienti affetti da scompenso cardiaco2.    In questo studio hanno dimostrato che la percentuale di acqua misurata con il ReDS è maggiore in un gruppo di 52 pazienti affetti da IPF, rispetto a soggetti sani e che tanto più è alto il valore ottenuto e tanto minore è la capacità funzionale del polmone. I risultati di questo studio, se confermati in popolazioni più numerose, potrebbero aprire all'utilizzo di questo strumento non invasivo nel monitoraggio dei pazienti affetti da IPF.          Citazioni  1. Respir Med. 2023 Oct; 217:107370. 2. J Clin Med. 2023 Jan 11;12(2):598.   
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Festival della Salute e Open Lab: L'Università entra nei quartieri - I progetti PNRR per la salute dei cittadini
Il 23 settembre scorso si è svolto con grande successo il Festival della Salute nel Quartiere Sant'Agabio di Novara. Questo evento, interamente dedicato alla prevenzione e alla promozione della salute, ha rappresentato una preziosa opportunità per la comunità novarese. Organizzato con il patrocinio del Comune di Novara, dell'Università del Piemonte Orientale, del Centro Servizi per il Territorio di Novara e Vco e della Parrocchia di Sant'Agabio, in collaborazione con numerose Associazioni di Volontariato del territorio e Istituzioni, il Festival ha puntato a promuovere uno stile di vita sano e attivo, nonché una cultura della sicurezza in ogni aspetto della vita quotidiana, affinché ogni individuo sia in grado di promuovere e preservare la propria salute.    L'Università del Piemonte Orientale e il progetto NODES hanno partecipato con grande entusiasmo a questa iniziativa, vista la sua rilevanza. Inoltre, il festival è coinciso con la Settimana della Ricerca UPO e l'evento Open Lab presso il Centro di Ricerca Traslazionale sulle malattie autoimmuni ed allergiche (CAAD). Durante l'evento, vi era presente lo stand ''L'Università entra nei quartieri: i Progetti PNRR-NODES per la salute dei cittadini'', presentando il CAAD al quartiere di Sant'Agabio, illustrando i suoi progetti di ricerca e aprendo i suoi laboratori alla cittadinanza. L'obiettivo principale è stato promuovere lo Spoke 5 e i progetti Bandiera INNDIANA e TINCARE e le strutture che ospitano i rispettivi Ricercatori.    Questo evento è stato un importante passo avanti nell'educazione della comunità locale sui temi della salute e nella promozione della ricerca scientifica, sottolineando il contributo dell'istruzione superiore che continuerà a lavorare per migliorare la salute e il benessere della comunità attraverso progetti di ricerca innovativi e iniziative collaborative.            Immagine 1: Agli Stand i Ricercatori del progetto INNDIANA e TINCARE. Nella foto a sinistra Mattia Bellan e Carmela Rinaldi; nella foto al centro i Ricercatori del progetto INNDIANA, da sinistra, Rita Di Martino, Giuseppe Cappellano, Elena Cianciani.    Immagine 2: Foto della giornata Open Lab, dove si ringraziano i Ricercatori del Centro di Ricerca CAAD dei laboratori di Immunomics, Innovation; UPO BioBank; Division Oncology, Genomics lab, Biological Mass Spectometry e l'Ufficio del Rettorato (Valentina Toson nella foto ed Eleonora Mazzucco) e le persone che hanno visitato il centro.