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5. Industria della salute e silver economy
Anziani e videogiochi: un incontro possibile?

Con l'aumentare dell'aspettativa di vita, cresce anche l'età media della popolazione mondiale. Negli ultimi anni il mondo della ricerca sta cercando soluzioni innovative per progettare percorsi di cura efficaci e sostenibili, diretti a pazienti anziani che soffrono di patologie neurologiche.

 

La riabilitazione neurocognitiva, fondamentale per contrastare il decorso delle patologie neurodegenerative, è efficace specialmente se ripetuta sistematicamente nel tempo e per molti mesi. Ma per i pazienti anziani lo spostamento casa-ospedale può rappresentare un ostacolo. 

In questo caso la Telemedicina risulta molto indicata, ma purtroppo gli esperti riportano un alto tasso di drop-out (rinuncia al protocollo di cura) tra i pazienti che seguono tali protocolli a distanza. Spesso il drop-out è legato a fattori motivazionali o affettivi: gli esercizi neuropsicologici possono risultare difficili e frustranti e per un paziente può essere difficile procedere nel percorso riabilitativo senza la presenta costante di un terapeuta. 

 

Ma cosa accadrebbe se a un percorso terapeutico standard si sostituisse un gioco?

 

Come proposto anche da altre ricerche in corso, per incentivare la motivazione e il coinvolgimento, si potrebbero utilizzare dei seriuos games

Si tratterebbe di videogiochi ad hoc, creati per la riabilitazione di funzioni cognitive specifiche, giocabili da casa e con un'interfaccia semplificata, pensata per un utente anziano. 

Studi preliminari dimostrano un alto coinvolgimento e ridotti drop-out tra i pazienti coinvolti in questa innovativa strategia terapeutica, aprendo la prospettiva alla creazione di vere e proprie terapie a base di giochi.  

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5. Industria della salute e silver economy
Radiazione infrarossa lontana (FIR): una nuova strategia per la salute e il benessere quotidiano.

Le nanoparticelle di ceramica svolgono un ruolo chiave e significativo in questa evoluzione tecnologica. Infatti, esse mostrano eccezionali capacità che consentono, attraverso la proprietà intrinseca dei FIR, di amplificare il loro effetto quando incontrano un substrato biologico (es. pelle umana). Rappresentano così una risorsa innovativa rispetto a additivi e materiali tradizionali, trasferendo energia sotto forma di calore.

In questo ambito rientrano i tessuti con proprietà FIR: una nuova categoria di tessuti funzionalizzati costituiti da fibre impregnate di nanoparticelle che irradiano FIR, giocando un ruolo importante nella salute e nel benessere quotidiano

 

In aggiunta, tale tecnologia ha promosso un'estensione di benefici biomedici, poiché gli effetti benefici dei FIR riguardano la loro capacità di riflettere l'infrarosso che normalmente il corpo disperde; questo meccanismo può essere utilizzato per aumentare la temperatura locale, con conseguente vasodilatazione ed incremento localizzato della microcircolazione sanguigna. Inoltre, si associa anche la capacità di favorire la rigenerazione di un tessuto, con attivazione del sistema immunitario ed aumento del metabolismo cellulare e tissutale. Questi sono alcuni dei punti a favore di queste moderne risorse innovative come utili strategie indirizzate verso specifiche condizioni patologiche, tra cui: l'artrite, il dolore muscolare, la rigidità muscolare e gli spasmi muscolari. 

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5. Industria della salute e silver economy
Nuove tecnologie indossabili per il monitoraggio della mobilità e la prevenzione in condizioni di vita reale

L'analisi strumentale del movimento riveste un'importanza fondamentale in diverse discipline e settori, dalla modellazione biomeccanica alla diagnosi precoce e prevenzione delle patologie neuro-muscolari e aiuta gli specialisti a sviluppare programmi di terapia individuali e a monitorare l'efficacia delle strategie adottate.

In particolare, i sensori indossabili stanno ricoprendo un'importanza sempre più crescente in quanto consentono di raccogliere una vasta gamma di dati sul movimento del corpo umano direttamente in condizioni di vita quotidiana. Recenti studi scientifici hanno inoltre evidenziato come i sensori indossabili giochino un ruolo fondamentale nell'individuazione precoce delle malattie neuro-muscolari favorendone quindi un trattamento precoce e dunque più efficace. 

 

Grazie al progetto NODES i gruppi del Politecnico di Torino guidati dal professor Andrea Cereatti (Dipartimento di Elettronica e Telecomunicazioni) e dalla professoressa Gabriella Olmo (Dipartimento di Automatica e Informatica) hanno iniziato a sviluppare sinergicamente una nuova generazione di soluzioni innovative per il monitoraggio dei pazienti in condizioni di vita reale.

Tutto questo è possibile grazie alle competenze complementari dei due gruppi di ricerca che integrano in un'unica piattaforma diverse tecnologie quali sensori magneto-inerziali, solette di pressione e sensori di distanza ad infrarossi unitamente ad algoritmi di deep learning. Questa tecnologia multi-sensore permette di ottenere parametri che possono caratterizzare la stabilità dei pazienti e quindi predire il rischio di cadute oltre che a riconoscere ed identificare precocemente il freezing of gait nei pazienti affetti da malattia di Parkinson. 

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5. Industria della salute e silver economy
Un intervento di teleassistenza per migliorare la presa in carico di pazienti con scompenso cardiaco dimessi dall’ospedale

Lo scompenso cardiaco è una complessa sindrome clinica che si associa a sintomi invalidanti. Questi peggiorano la qualità di vita e comportano frequenti ospedalizzazioni. 

Negli ultimi anni i progressi ottenuti dalla medicina nella gestione dello scompenso cardiaco hanno prolungato l'aspettativa di vita, ma hanno contribuito a rendere più complesso il regime terapeutico. Per evitare episodi di riacutizzazioni, per esempio, la persona deve imparare a limitare l'assunzione di liquidi, ridurre il consumo di sale, aderire strettamente alla terapia e rilevare il peso quotidianamente. 

 

Un programma educativo gestito da un infermiere esperto, in collaborazione con medici specialisti, che prevede il coinvolgimento attivo dell'assistito nel proprio piano di cura, anche attraverso un sistema di tele-monitoraggio dei parametri vitali, potrebbe ridurre il ricorso ai servizi ospedalieri e migliorare la qualità di vita e il benessere della persona. 

 

L'infermiere, infatti, per le sue vaste competenze in ambito clinico ed educativo, riveste un ruolo cruciale nel migliorare la capacità di identificazione dei sintomi e di autogestione della malattia. 

Dopo una prima visita di conoscenza reciproca, l'assistito che parteciperà alla ricerca sarà contattato per telefono dal sanitario ogni due settimane. Sarà supportato nel riconoscere eventuali episodi di riacutizzazione della malattia ed educato sull'importanza di adottare uno stile di vita sano. Inoltre, sarà dotato di un kit per il tele-monitoraggio di peso, pressione arteriosa, frequenza cardiaca e saturazione dell'ossigeno nel sangue. 

Grazie alla tecnologia i parametri vitali misurati dall'assistito verranno inviati automaticamente all'infermiere che, a distanza, potrà monitorare lo stato di salute della persona e, all'occorrenza, attuare le azioni necessarie a prevenire aggravamenti. 

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5. Industria della salute e silver economy
Idrogel a supporto della medicina rigenerativa

Un biomateriale come nuova frontiera della medicina, estremamente innovativo e al passo con il progresso scientifico.

Sempre di più, con il passare del tempo, c'è la necessità di riparare, rigenerare o sostituire tessuti o organi danneggiati da malattie, traumi o a causa di difetti presenti alla nascita o di invecchiamento. 

La lista delle malattie che può trarre beneficio dalla medicina rigenerativa è sempre più lunga. Questo campo di ricerca permette di stimolare i meccanismi di riparazione del corpo per guidare e supportare la guarigione dei tessuti e dei processi di rimodellamento. Infatti, non tratta i sintomi di un trauma o di una patologia, ma punta ad accelerare e a favorire la naturale rigenerazione del tessuto attraverso la stimolazione delle cellule autologhe per guidare i processi di autoriparazione. 

 

Oggi, l'ingegneria tissutale è una tipologia di medicina rigenerativa che sta compiendo notevoli progressi grazie all'uso, per esempio, di biomateriali altamente biocompatibili ed idonei a sostenere e a guidare la rigenerazione funzionale dei tessuti: non si ottiene una semplice cicatrizzazione della ferita, ma una vera e propria riparazione funzionale. Per biomateriale s'intende qualsiasi sostanza di origine sintentica o naturale che può essere utilizzata per velocizzare il processo di guarigione. 

 

Uno dei trattamenti principali per la rimarginazione delle ferite è l'utilizzo di prodotti a base di idrogel ottenuti a partire da matrici decellularizzate. Il termine ''idrogel'' si riferisce a un gruppo di materiali di base polimerica tridimensionale reticolata che possiedono un buona capacità di assorbimento, permettono lo scambio di gas e migliorano il processo di granulazione del tessuto lesionato. La scelta del polimero è mirata a riprodurre un ambiente favorevole, grazie alla sua elevate biocompatibilità, per alcune applicazioni come: la crescita e il differenziamento cellulare, la somministrazione di farmaci o il rilascio di fattori di crescita utili nei processi riparativi.