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Idrogel a supporto della medicina rigenerativa

idrogel
Il laboratorio di Anatomia Umana dell'Università del Piemonte Orientale, diretto dalla prof.ssa Francesca Boccafoschi, contribuisce nella ricerca di materiali sempre più avanzati per la rigenerazione funzionale dei tessuti.

Un biomateriale come nuova frontiera della medicina, estremamente innovativo e al passo con il progresso scientifico.

Sempre di più, con il passare del tempo, c'è la necessità di riparare, rigenerare o sostituire tessuti o organi danneggiati da malattie, traumi o a causa di difetti presenti alla nascita o di invecchiamento. 

La lista delle malattie che può trarre beneficio dalla medicina rigenerativa è sempre più lunga. Questo campo di ricerca permette di stimolare i meccanismi di riparazione del corpo per guidare e supportare la guarigione dei tessuti e dei processi di rimodellamento. Infatti, non tratta i sintomi di un trauma o di una patologia, ma punta ad accelerare e a favorire la naturale rigenerazione del tessuto attraverso la stimolazione delle cellule autologhe per guidare i processi di autoriparazione. 

 

Oggi, l'ingegneria tissutale è una tipologia di medicina rigenerativa che sta compiendo notevoli progressi grazie all'uso, per esempio, di biomateriali altamente biocompatibili ed idonei a sostenere e a guidare la rigenerazione funzionale dei tessuti: non si ottiene una semplice cicatrizzazione della ferita, ma una vera e propria riparazione funzionale. Per biomateriale s'intende qualsiasi sostanza di origine sintentica o naturale che può essere utilizzata per velocizzare il processo di guarigione. 

 

Uno dei trattamenti principali per la rimarginazione delle ferite è l'utilizzo di prodotti a base di idrogel ottenuti a partire da matrici decellularizzate. Il termine ''idrogel'' si riferisce a un gruppo di materiali di base polimerica tridimensionale reticolata che possiedono un buona capacità di assorbimento, permettono lo scambio di gas e migliorano il processo di granulazione del tessuto lesionato. La scelta del polimero è mirata a riprodurre un ambiente favorevole, grazie alla sua elevate biocompatibilità, per alcune applicazioni come: la crescita e il differenziamento cellulare, la somministrazione di farmaci o il rilascio di fattori di crescita utili nei processi riparativi.