FSM2C
Scheda del progetto
Dipartimento di Ingegneria dell'Ambiente, del Territorio e delle Infrastrutture
Prof.ssa Associata Marilena Cardu
Dottorando Andrea Carigi
Prof. Ordinario Alberto Godio
Il progetto ha l’obbiettivo di di utilizzare la marmettola come un ingrediente nella preparazione della malta bicomponente (2CG), tecnologia usata per il backfilling nello scavo meccanizzato di gallerie mediante macchine scudate.
Lo sviluppo dell’idea consente di migliorare da un lato la qualità del “prodotto galleria”, la durabilità e la capacità di tenuta idraulica (quindi riducendo le manutenzioni a lungo termine) e dall’altro facilitare lo smaltimento di uno scarto dall’industria estrattiva in un processo virtuoso di economica circolare.
L’obiettivo del PoC è quello di portare la tecnologia a livello di dimostrazione industriale, sperimentando la preparazione di malta da backfilling mediante turbo miscelatori comunemente utilizzati nei cantieri di galleria.
Per la coltivazione di rocce ornamentali sono necessarie operazioni di taglio e segagione che producono un detrito finissimo che viene denominato detrito di segagione o “marmettola” (50-95 dm3 di marmettola per m3 di pietra lavorata). Materiale ad elevata finezza e la conseguente facilità ad entrare in sospensione acquosa.
- Step1: individuazione della migliore tipologia di detrito ottenuto da taglio di roccia ornamentale per applicazione 2CG. Tale selezione è basata su studio mineralogico e granulometrico;
- Step 2: individuazione dei dosaggi ottimizzati (mix design che andrà poi approfondito con il dimostratore);
- Step 3: verifica al dimostratore della effettiva possibilità di produrre malta 2CG con dispositivi simili a quelli utilizzati nei cantieri di scavo di gallerie.
Al termine del PoC è attesa l’ottimizzazione di una miscela 2CG con dosaggi di cemento ed acqua limitati rispetto alla tecnologia attuale. Le proprietà della malta prodotta con scarti di segagione ottenuti dalla lavorazione delle pietre ornamentali (proprietà reologiche, meccaniche ed elastiche) sono attese comparabili a quelle della malta 2CG classica. La differenza sostanziale sarà quella di avere una tecnologia più “green”. Tali differenze possono essere schematizzate come segue:
- sostituzione di ingredienti preziosi e spesso scarsamente disponibili sui cantieri di scavo (come l’acqua) o la cui produzione è particolarmente energivora (cemento) con ingredienti più ecosostenibili (i fini ottenuti dal taglio di pietre ornamentali);
- la non messa a discarica dei detriti di taglio da lavorazione di pietra ornamentale.
La tecnologia è potenzialmente applicabile in cantieri di scavo di gallerie con macchine scudate. Indipendentemente dal modello di business utilizzato, la tecnologia è pensata per raggiungere i cantieri di scavo di gallerie nei quali, da progetto, è previsto l’utilizzo della malta 2CG per la fase di back filling. Da considerare la possibilità che la tecnologia porti alla nascita di un nuovo “ingrediente”, un prodotto da utilizzare nei turbo-miscelatori dei cantieri, identificato con un nome commerciale specifico.